Nascono gli SKIMMERS (forse)

Dopo 10 mesi di discussione ci ritroviamo con una manciata di nomi (neanche si dovesse scegliere come chiamare un figlio) e una bozza di manifesto.

All’ordine del giorno c’è anche la redazione di una fanzine (che poi diventerà SKIMMAGAZINE e provare a tracciare una linea artistica, cosa che vedremo non sarà possibile fare perché il gruppo prenderà una strada inaspettata.

Decidiamo di chiamarci SKIM, poi scopriamo che esiste già un artista con questo nick, allora rimediamo su Skimmer’s, col genitivo sassone, che però costituisce una ambiguità, infine optiamo tutti per SKIMMERS.

Il manifesto avrà bisogno invece di altro tempo, senza di quello non possiamo dire di essere nati, è il nostro certificato di nascita!

La lettura del libro: “Adotta un artista” di Pablo Echaurren ci entusiasma e fa da coagulante su alcuni aspetti che tutti sentiamo nostri.

Echaurren viene contattato raccontandogli cosa stiamo imbastendo e lui gentilmente ci risponde:

Tutto ciò che mi racconti lo conosco bene. Bisogna soprattutto creare momenti e luoghi alternativi alla realtà dominante.

E lì darsi da fare senza badare all’accoglienza o meno delle proprie proposte.

Soprattutto fare cose che oggettivamente siano in grado di vivere anche senza alcun sostegno.

Creare aggregazione di qualità che non possa essere tacciata di improvvisazione.

Io ci credo

Queste poche righe bastano a far saltare ogni schema e a farci salire l’adrenalina.